I consigli pratici per conservare l'olio di oliva in casa e mantenere freschezza e qualità, conservandolo nei luoghi e tempi giusti. Leggi la nostra guida!
L'olio di oliva non è un semplice condimento, è un alimento a tutti gli effetti. Ed è molto prezioso non soltanto per il suo costo o per il piacere che dà al palato, ma pure come alleato della salute. Sfortunatamente, però, è piuttosto delicato. Di conseguenza è essenziale evitare che possa deteriorarsi.
Se non sai dove e come conservarlo al meglio in casa, in questa guida ti spiegheremo come fare, così potrai godere a pieno del suo sapore e del suo aroma. Grazie ad una buona conservazione, potrai approfittare di tutte le sue numerose proprietà benefiche per l'organismo.
In particolare approfondiremo:
- Dove conservare l'olio di oliva?
- Quanto tempo può stare l'olio nella latta?
- Trucchi per conversare l'olio in inverno
- Come non far irrancidire l'olio extravergine di oliva
Dove conservare l'olio di oliva?
Per conservare l'olio di oliva in casa un posto non vale l'altro. Scegliere il luogo adatto dove mettere le bottiglie d'olio scongiura il rischio che il prodotto si rovini, difendendolo dai suoi tre "nemici" principali: luce, calore e ossigeno.
L'olio va protetto dalla luce, specialmente da quella solare, quindi è sconsigliabile sistemarlo in scaffali aperti o con ante a vetro trasparente.
Per quanto riguarda le temperature, l'ideale sarebbe conservarlo tra i 12 e i 18°C e il più possibile al riparo dagli sbalzi termici. Meglio, perciò, tenerlo lontano dai fornelli e dai termosifoni. Altrettanto fondamentale è evitare il contatto con l'aria, lasciandolo ben chiuso.
Altrimenti si accelererà il processo di ossidazione, che ne modifica odore, sapore e colore, rendendolo simile a un olio vecchio. Ciò è dovuto alla progressiva perdita dei polifenoli, gli antiossidanti preziosi anche per la salute. Inoltre, una conservazione errata favorirà l'irrancidimento.
I contenitori non trasparenti e dotati di tappo sono i migliori dove conservare l'olio, in quanto impediscono la penetrazione dell'ossigeno. Pertanto va benissimo mantenere la bottiglia originaria, se è di vetro scuro. Se si travasa l'olio, invece, occorre usare contenitori puliti per evitare la contaminazione con olio vecchio.
Quanto alle oliere, preferire quelle richiudibili ermeticamente, invece delle tradizionali in acciaio con beccuccio.
Quanto tempo può stare l'olio nella latta?
Adottando opportuni accorgimenti, si può tranquillamente conservare l'olio di oliva nella latta in cui è stato acquistato.
Per sapere quanto tempo può stare l'olio nella latta, bisogna considerare se è stata aperta oppure no. In una latta mai aperta il prodotto si conserva inalterato per diversi mesi. Tenendo però presente che, perché mantenga intatte le proprie qualità, l'olio extravergine andrebbe consumato entro 12-18 mesi dal confezionamento.
Inoltre, per preservare le caratteristiche organolettiche del prodotto, è fondamentale conservare la latta a temperatura ottimale e il più possibile costante. Il metallo, infatti, ha un'elevata conduttività termica e non protegge l'olio né dal freddo né dal caldo.
Poiché le latte hanno tipicamente una capienza dai 3 litri in su, dopo l'apertura è meglio travasare l'olio in contenitori più piccoli. Ciò eviterà che si ossidi, stando a lungo a contatto con l'aria che inevitabilmente s'incamererà nella parte di latta rimasta vuota.
Travasare l'olio è vantaggioso anche in termini di praticità. Maneggiare una latta da 3 o 5 litri nell'uso quotidiano, infatti, non è comodo e si corre il rischio di sprecare molto prodotto.
Trucchi per conservare l'olio in inverno
Come abbiamo detto, l'olio teme il caldo e il freddo. D'estate come d'inverno, pertanto, occorre stare ancora più attenti a come lo si conserva.
Al di sotto dei 10°C, in particolare, l'olio va incontro a un processo di congelamento e si cristallizza, formando grumi di colore chiaro. A temperature inferiori ai 4°C addirittura diviene del tutto solido.
Per farlo tornare liquido occorre riportarlo a più di 10°C. Però, poiché gli sbalzi termici accelerano il processo di ossidazione, sarebbe meglio che l'olio non si congelasse mai. Per riuscirci è fondamentale sapere come conservare l'olio in inverno.
Ecco alcuni semplici trucchi per mantenerlo al meglio anche nei mesi più rigidi:
- Evitare di tenerlo in luoghi freddi come garage e cantine;
- Riporlo preferibilmente all'interno degli armadietti o della dispensa della cucina;
- Tenerlo sempre in contenitori ben chiusi.
Una volta spiegato come far sì che l'olio non si ossidi e non congeli, vediamo come evitarne l'irrancidimento.
Come non far irrancidire l'olio extravergine di oliva
Quando il processo di ossidazione raggiunge un certo livello, l'olio diventa rancido. A quel punto perde le sue proprietà benefiche e non è più idoneo al consumo. L'irrancidimento conferisce all'olio extravergine di oliva un odore somigliante a quello della vernice, e ne altera il colore, facendolo virare verso il marrone.
Conservare l'olio di oliva correttamente è il solo modo per rallentare il naturale processo di ossidazione ed evitare l'irrancidimento. Anche per questo è importante riporlo in un luogo fresco, asciutto e al riparo da luce e fonti di calore. Senza mai dimenticare di tenerlo in contenitori chiusi.
Anche noi facciamo la nostra parte. Affinché arrivi sulla tua tavola al meglio delle sue caratteristiche, stocchiamo il prodotto a una temperatura costante tra i 15 e i 16°C. Inoltre, usiamo l'azoto alimentare inerte per riempire i vuoti in latte e bottiglie.
In questo modo il nostro olio EVO non entra in contatto con l'ossigeno e tu puoi gustarne pienamente la bontà.