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Che olio utilizzare per cucinare vegano?

Che olio utilizzare per cucinare vegano?

Cucinare e mangiare vegano non è solo una scelta alimentare, ma un autentico cambiamento di stile di vita. Scopri qual è l’olio più adatto per questa dieta.

L’alimentazione vegana si basa sulla totale rinuncia al consumo di prodotti di origine animale.

Seguire questo regime dietetico non significa semplicemente eliminare carne, pesce, uova, latticini e miele, sostituendoli con alimenti al 100% vegetali. Si tratta di una scelta etica, ecologica e di salute, che implica un cambiamento di abitudini e mentalità e un orientamento al consumo di prodotti il più possibile genuini e sostenibili.

Questo è un aspetto fondamentale, perché il fatto che un alimento sia vegetale non significa necessariamente che sia amico degli animali, dell’ambiente o della salute.

In questo articolo vedremo perché, tra le varie opzioni, l’olio EVO è la scelta migliore per cucinare vegano.

 

L'olio extravergine di oliva è vegano?

L’olio extravergine di oliva è un alimento vegano. La sua origine, infatti, è al 100% vegetale, essendo ottenuto esclusivamente dalla spremitura delle olive, senza l’aggiunta di altri componenti. Inoltre, nei processi di raccolta e lavorazione della materia prima non vengono impiegati animali.

Questo lo rende un’ottima scelta per chi segue tale dieta, ma non è la sola ragione per preferirlo ad altri prodotti. L’olio EVO, infatti, è anche uno degli oli vegetali più sostenibili a livello ambientale.

Prima di tutto perché la coltivazione dell’olivo richiede un quantitativo di acqua molto inferiore rispetto a quello necessario per altre piante, quali il girasole.

L’olivicoltura ha anche il vantaggio di non stravolge il paesaggio. La coltivazione intensiva della soia e della palma da olio, invece, è causa di massicce deforestazioni che danneggiano l’ecosistema e minacciano la sopravvivenza di diverse specie animali.

In più, a differenza della maggior parte degli altri oli vegetali, che sono spesso venduti in contenitori di plastica, l’olio di oliva è normalmente confezionato in bottiglie di vetro o recipienti di latta.

Senza ovviamente dimenticare che, se si è scelto di seguire un regime vegano per motivi di salute, l’olio EVO è ricco di benefici per l’organismo.

Che olio utilizzare per cucinare vegano?

 

Perché è importante l'olio EVO nella cucina vegana

La cucina vegana prevede l’uso esclusivo di alimenti di origine interamente vegetale, ma questo non significa che chi la segue debba rinunciare al gusto. Usare l’olio EVO per cuocere e condire i piatti, per esempio, è un modo per esaltare il sapore anche delle vivande più semplici.

Grazie al suo elevato punto di fumo, lo si può usare anche per cotture ad alta temperatura ed è, perciò, ideale per la frittura. Inoltre, l’olio extravergine è un alimento versatile, che si adatta a ricette sia salate che dolci e si presta benissimo a sostituire il burro e gli altri grassi animali.

A renderlo perfetto per chi è vegano, tuttavia, è soprattutto il suo eccellente profilo nutrizionale. Si tratta, infatti, di un alimento dalle notevoli proprietà antiossidanti, grazie alla sua quota elevata di polifenoli e vitamina E.

Essendo ricco di acidi grassi essenziali polinsaturi Omega-3 e Omega-6, l’olio EVO contribuisce anche a mantenere in salute l’apparato cardiovascolare e ha una funzione antinfiammatoria.

In più, il suo consumo aiuta a raggiungere facilmente il fabbisogno giornaliero di grassi, nutrienti che possono essere carenti in un’alimentazione vegana non bilanciata.

 

Quanto olio assumere in una dieta vegana

Come abbiamo visto, l’olio extravergine è un ottimo alleato per il palato e il benessere di chi è vegano e andrebbe consumato quotidianamente.

La quantità da assumere dipende dalla composizione della dieta. Se essa include altre fonti di grassi, come frutta secca e semi, per un vegano non è necessario superare la dose giornaliera consigliata per gli onnivori, che è compresa tra i 20 e i 50 grammi al giorno.

In caso contrario, invece, può essere utile aumentarne leggermente l’assunzione. I grassi, infatti, sono fondamentali per la salute della pelle e del cervello, l’efficienza del sistema immunitario, l’equilibrio ormonale, la produzione delle membrane cellulari e l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Occorre, tuttavia, tenere presente che l’olio ha un importante apporto calorico.

In generale, quindi, per chi è vegano il consiglio è quello di astenersi dal fai da te e di rivolgersi alla consulenza nutrizionale di un professionista. Solo così si potrà creare una dieta su misura per i propri bisogni, che includa la dose ideale di olio per scongiurare ogni carenza.

Che olio utilizzare per cucinare vegano?

 

Qual è il miglior olio per la cucina vegana

Il miglior olio per la cucina vegana è quello extravergine di oliva italiano estratto a freddo. Bisogna, tuttavia, accertarsi che sia ottenuto secondo tecniche che ne mantengono inalterate le proprietà nutrizionali.

Tanti oli della grande distribuzione derivano da olive raccolte a maturazione molto avanzata, perché questo ne aumenta la produttività. A discapito, però, della percentuale di polifenoli.

Inoltre, non indicano l’annata della campagna olearia e, poiché il termine per il consumo riportato in etichetta si riferisce alla data di imbottigliamento e non a quella di produzione, potrebbero essere vecchi di anni.

Noi de Il Frantoio, invece, raccogliamo le olive al momento dell’invaiatura, quando la quota di antiossidanti è massima, e le lavoriamo entro 12 ore. I nostri prodotti, come l’Olio EVO Famiglia, arrivano direttamente dal produttore al consumatore e per ognuno offriamo tutte le informazioni necessarie ad accertarne la freschezza.

In questo modo potrai assicurarti di portare in tavola non solo un prodotto vegano, ma anche un grande alleato per la tua salute.

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