"Quale sarà il migliore?". È questa la domanda che solitamente ci si pone prima di acquistare un olio extravergine d'oliva.
Del resto negli ultimi anni i consumatori italiani hanno mostrato una maggiore presa di coscienza verso quello che acquistano e continuano a dimostrare un crescente interesse nei confronti di un'alimentazione sana, etica e rispettosa dell'ambiente.
Ma come fare ad essere sempre informati e consapevoli sui diversi prodotti che si portano a tavola?
Sicuramente leggere le etichette che si trovano sulle confezioni rappresenta un buon punto di partenza.
Queste ultime, infatti, permettono di conoscere non solo i valori nutrizionali dell'alimento che si ha davanti, ma anche la sua provenienza, la categoria e le modalità di conservazione, e l'olio non fa eccezione.
Per acquistare in modo davvero consapevole l'olio extravergine di oliva migliore è utile anche sapere quali caratteristiche lo rendono di qualità, il tipo di utilizzo che se ne vuole fare e, naturalmente, quali sono le proprie preferenze organolettiche.
Recarsi direttamente presso un'azienda produttrice o un frantoio, accorciando così la filiera, rappresenta spesso la soluzione più semplice per essere certi di comprare un buon olio riducendo così al minimo la possibilità di trovarsi davanti a prodotti di origine incerta o scadenti.
In questo articolo, quindi, vedremo:
- Che caratteristiche deve avere un buon olio evo
- Come vedere se l'olio d'oliva è buono
- Cosa deve contenere l'etichetta dell'olio extravergine di oliva
- Perché è meglio acquistare l'olio d'oliva direttamente in frantoio
Come deve essere un buon olio extravergine di oliva?
L'olio extravergine di oliva, o olio evo, è il prodotto che si ottiene dalla spremitura del frutto dell'oliva attraverso processi meccanici, senza l'uso di solventi o prodotti chimici.
La normativa europea ha fissato degli standard qualitativi minimi basati su specifici parametri proprio per poter garantire la qualità dei prodotti che si trovano in commercio.
Le diverse categorie di oli di oliva sono quindi classificate in base a due criteri che riguardano:
- Le caratteristiche fisico-chimiche come ad esempio il livello di acidità e la composizione degli acidi grassi.
- Le caratteristiche organolettiche come ad esempio il fruttato o il piccante e l'assenza di difetti percepibili attraverso il gusto, l'olfatto e la vista.
L'olio extravergine di oliva rappresenta la categoria con le migliori qualità. Infatti, dal punto di vista organolettico non deve presentare difetti e il suo livello di acidità non deve mai essere maggiore dello 0,8%.
Inoltre, il numero di perossidi non deve superare i 20 meq O2/kg (ossigeno per chilo di olio).
Questo valore è importante perché rappresenta un campanello di allarme sul grado di ossidazione dell'olio e di conseguenza sul suo stato di deterioramento.
Un ulteriore parametro che un buon olio extravergine di oliva deve possedere è quello dei polifenoli che non dovrebbero mai scendere sotto le 150 p.p.m. (parti per milione).
Utilizzare in cucina un olio di questo tipo significa poter esaltare il sapore di ogni piatto e avere un prezioso alleato per il proprio benessere.
Come riconoscere un olio d'oliva di qualità
L'olio evo è il protagonista indiscusso della dieta mediterranea, il prodotto che tutti hanno in dispensa, che oltre a essere buono è anche un toccasana per la salute: è consigliato a chi soffre di colesterolo alto, è una preziosa fonte di vitamina E ed è ricco di antiossidanti.
Ovviamente tutte queste proprietà vengono a mancare in tutti quei prodotti che non rispettano gli standard imposti dalla legge tanto nei processi produttivi quanto nella conservazione.
Per acquistare l'olio extravergine di oliva migliore dunque è necessario prendersi un po' di tempo per individuare e saper riconoscere le caratteristiche che contraddistinguono un olio di qualità.
La dicitura "olio extravergine di oliva" non è sufficiente, infatti, a proteggere i consumatori da oli miscelati, dalla bassa qualità delle olive utilizzate o dal mancato rispetto di alcune buone prassi durante tutta la filiera produttiva.
Ma allora come riconoscere un olio d'oliva di qualità?
Come prima cosa sarebbe meglio accorciare la filiera recandosi direttamente da un produttore o frantoio affidabile, oppure verificare che sulla bottiglia vi siano i marchi che certificano la denominazione d'origine come quello DOP, IGP o prodotto in Italia.
Tuttavia, esistono anche altri parametri che possono aiutare anche i consumatori meno esperti nella scelta dell'olio extravergine di oliva migliore, che descriviamo qui di seguito.
Il prezzo al litro troppo basso
Un indicatore che dovrebbe far riflettere quando ci si trova ad acquistare l'olio extravergine di oliva è il prezzo troppo basso.
L'olio evo venduto per pochi euro al litro al supermercato potrebbe non essere vero extravergine.
Infatti, la produzione di questa tipologia di prodotto è lunga e onerosa dal momento che si ottiene solo con procedimenti meccanici e da olive selezionate e pregiate.
Quanto costa l'olio extravergine di oliva? Il prezzo di un olio extravergine di oliva italiano di qualità non dovrebbe mai essere inferiore agli 8 euro al litro.
Qualsiasi olio evo venduto a un prezzo più basso non potrebbe aver utilizzato olive raccolte e frante in Italia rispettando gli elevati standard produttivi del nostro Paese.
Il tipo di confezione
Sarebbe meglio non acquistare un olio venduto in un packaging trasparente, non a caso i produttori più affidabili scelgono di utilizzare confezioni in acciaio inox o bottiglie di vetro scuro, dotate di chiusura ermetica per i propri prodotti.
Perché la bottiglia dell'olio è scura? La luce accelera il processo ossidativo dell'olio provocandone un rapido irrancidimento.
Ecco perché nella scelta dell'olio extravergine d'oliva migliore è sempre bene privilegiare bottiglie di vetro brunito, di ceramica o latte metalliche.
In questo modo si è certi che il prodotto sia ben conservato e abbia mantenuto inalterate tutte le sue proprietà organolettiche.
Il metodo di produzione
L'olio extravergine di oliva migliore si ottiene solo rispettando tante piccole accortezze durante tutto il processo di produzione che va dalla raccolta delle olive fino al confezionamento del prodotto finito.
Secondo quanto previsto dal regolamento europeo per ottenere un buon olio evo, che mantenga intatte le proprietà delle olive, la spremitura deve avvenire grazie a un processo meccanico a freddo, mantenendo la temperatura della pasta di olive al di sotto dei 27°C.
Ad esempio, per la produzione dei propri blend il nostro frantoio utilizza un metodo di produzione che coniuga tecniche agronomiche e produttive avanzate.
Solo le olive sane, giunte al giusto livello di maturazione, vengono raccolte, messe in cassette di plastica forate e portate al frantoio dove vengono lavorate entro le 12 ore successive e spremute rigorosamente a freddo.
L'olio che ne nasce sarà ricco di polifenoli e manterrà inalterate tutte le proprietà organolettiche e nutritive delle olive utilizzate, donando per altro un sapore ineguagliabile e inconfondibile a ogni piatto.
Ma come fare a capire se il prodotto che si sta prendendo in considerazione è stato ottenuto seguendo il giusto metodo produttivo?
Se non si ha la possibilità di visitare il frantoio o l'azienda produttrice, un buon modo è quello di leggere l'etichetta, qui vengono riportate molte informazioni utili tra le quali quelle riguardanti la spremitura.
Ma come si fa? Scopriamolo di seguito!
Come leggere l'etichetta dell'olio extravergine di oliva
Le etichette rappresentano un po' quella che è la carta d'identità dell'olio extravergine di oliva.
È qui, infatti, che si possono trovare tutte le informazioni riguardanti il prodotto alcune obbligatorie per legge, altre facoltative.
Dal momento che ricoprono un ruolo così importante sia per la consapevolezza quanto per la tutela dei consumatori è indispensabile che siano sempre: chiare, leggibili e indelebili.
Quindi, come si legge l'etichetta dell'olio?
Gli elementi che non possono mancare sono:
- La denominazione di vendita del prodotto: in questo caso "Olio Extravergine di Oliva".
- La categoria dell'olio: "Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici".
- Il Paese di origine: "Olio extravergine di oliva ottenuto in Italia da olive raccolte in Italia".
- Quantità netta: espressa in unità di volume, solitamente in litri.
- Il termine massimo di consumo: "Da consumarsi preferibilmente entro il" che dovrebbe essere riferito a un periodo di massimo 18 mesi dal confezionamento.
- Informazioni nutrizionali: ossia il valore energetico e la composizione in termini di macro e micronutrienti del prodotto. Nel caso dell'olio i valori vengono riportati in riferimento a una quantità pari a 100 millilitri.
- Il nome del produttore e il lotto di appartenenza: deve essere riportata la ragione sociale o il marchio di chi ha prodotto l'olio e l'indirizzo dello stabilimento oltre al lotto di appartenenza del prodotto, ossia una sigla che consente di identificare un dato quantitativo di olio dalle caratteristiche uniformi.
- L'annata di produzione composta dall'indicazione di 2 anni, ad esempio 2021/2022. In Italia, per l'olio extravergine di oliva, questa informazione è obbligatoria solo se il 100% dell'olio proviene dalla stessa campagna olearia.
Inoltre, se il prodotto è italiano o possiede i marchi DOP o IGP l'informazione è sempre riportata in etichetta.
I produttori possono apporre sulla confezione dei prodotti anche elementi non obbligatori per legge.
Tra questi vi è la dicitura "estratto a freddo" o "prima spremitura a freddo" che come abbiamo visto nel paragrafo precedente indica che l'olio extravergine di oliva è stato ottenuto a una temperatura inferiore ai 27 °C.
Un'altra informazione facoltativa che spesso si trova sulle etichette dell'olio evo riguarda le caratteristiche organolettiche del prodotto come: fruttato, amaro, piccante; oppure in base all'intensità della percezione di questi sentori: intenso, medio e leggero.
Le etichette dell'olio extravergine di oliva della Società Agricola Trevi "Il Frantoio" riportano tutti questi elementi, comprese le indicazioni organolettiche che sono certificate da un panel di assaggiatori ufficiale esterno, garantendo così il massimo della trasparenza e della qualità.
Perché acquistare l'olio d'oliva in frantoio?
Comprare l'olio in frantoio vuol dire avere la sicurezza di acquistare un prodotto di altissima qualità, certo, ma non si tratta solo di questo.
Visitare il frantoio per assaggiare l'olio, soprattutto quello nuovo in autunno, è un'esperienza e un piacere che coinvolge tutti i sensi.
Spesso i frantoi aprono le porte dei propri stabilimenti così da poter mostrare ai propri clienti come viene prodotto l'olio extravergine d'oliva.
Non di rado le visite si concludono con delle vere e proprie degustazioni dove è possibile assaporare sia l'olio appena lavorato sia i prodotti locali.
Diventa così possibile vedere di persona il metodo di lavorazione, assaggiare i diversi blend prodotti e scegliere di conseguenza il proprio olio extravergine d'oliva preferito, magari godendosi una piacevole giornata fuori porta.
Spesso si instaura con i produttori un vero e proprio rapporto di fiducia che dura negli anni.
I vantaggi dell'acquisto dell'olio in frantoio sono dunque molteplici:
- Avere la certezza di acquistare un olio evo italiano di elevata qualità, frutto della lavorazione di olive nostrane frante nel rispetto delle normative nazionali ed europee
- Vedere di persona l'intero processo produttivo
- Avere la possibilità di assaggiare i diversi blend prodotti
- Poter acquistare l'olio nuovo appena lavorato e confezionato
- Disporre dei consigli dei mastri oleari su come abbinare i diversi tipi di olio alle differenti pietanze, un po' come avviene per i migliori vini
- Instaurare un rapporto di fiducia con i frantoiani
Purtroppo però non tutti hanno la possibilità di recarsi in frantoio. Una valida alternativa per acquistare un buon olio extravergine di oliva direttamente dal produttore è sicuramente quella di verificare se l'azienda dispone di un negozio online.
Si può comprare l'olio evo online? Certamente sì, l'importante è ordinare da produttori locali affidabili, magari certificati DOP o IGP dei quali ci si può fidare.
Il sito, oltre ad avere modalità di pagamento sicure, dovrebbe sempre fornire tutte le informazioni che abbiamo visto nel paragrafo precedente sulle etichette e disporre di un servizio clienti in grado di fugare ogni dubbio e rispondere a ogni domanda.
Come comprare olio buono?
In questo articolo abbiamo visto quali sono le informazioni indispensabili da individuare per poter acquistare l'olio extravergine di oliva migliore.
Saper leggere le etichette è fondamentale per poter fare una scelta consapevole e conoscere cosa si sta portando a tavola.
Ricordando sempre che un prodotto dal prezzo troppo basso difficilmente sarà realizzato con olive di qualità e seguendo elevati standard produttivi.
Un buon modo per essere certi di comprare olio buono è quello di recarsi di persona presso un frantoio di fiducia.
In questo modo è possibile non solo verificare il metodo di lavorazione, la cura e l'attenzione prestate lungo tutto il processo produttivo, ma anche degustare l'olio extravergine di oliva appena lavorato per apprezzarne tutto il profumo e il sapore prima dell'acquisto.