Vuoi scoprire le ricette tradizionali di Natale? Leggi l'articolo per sapere cosa proprio non può mancare nei menù della Vigilia e del pranzo di Natale.
Il cibo non è nutrimento solo per il corpo ma anche per l'anima e le festività natalizie ne sono la prova. La tavola imbandita è, infatti, la grande protagonista del Natale, il luogo in cui ci si incontra con tutta la famiglia e si condividono momenti preziosi.
Le tavole italiane si tingono di colori, sapori e profumi differenti, non solo tra una regione e l'altra, ma anche da famiglia a famiglia.
Esiste, tuttavia, un legame speciale tra alcune ricette tradizionali di Natale e il cuore di molte famiglie italiane, che mettono d'accordo tutti, dal nord al sud della Penisola.
In questo articolo scopriremo proprio quali sono le migliori ricette, svelando anche alcuni trucchi per prepararle a regola d'arte. In particolare vedremo:
Quali sono le ricette tradizionali di Natale?
Le ricette tradizionali di Natale sono il cuore pulsante delle festività. Sono piatti intrisi di storia, significato e tradizione familiare e rappresentano la quintessenza dell'ospitalità e della condivisione.
Per il Cenone della Vigilia di Natale, una radicata usanza popolare consente di portare in tavola solo piatti a base di pesce o formaggi.
Il giorno di Natale, invece, è il trionfo della carne, nelle sue diverse declinazioni regionali (o familiari). Immancabile anche la pasta fresca all'uovo, possibilmente homemade, proprio come vuole la tradizione. Una coccola culinaria che racchiude tutto l'amore e l'attenzione che l'occasione richiede.
Vediamo, dunque, quali sono le migliori ricette tradizionali di Natale, tenendo a mente che ognuno può aggiungere il suo tocco personale in base ai prodotti tipici del suo territorio.
Sulla nostra tavola, ad esempio, non mancheranno mai le specialità umbre.
Le migliori ricette tradizionali per la cena della Vigilia di Natale
Come abbiamo anticipato la tradizione è chiara: la tavola della Vigilia di Natale profuma di mare.
Diversamente da quanto comunemente si pensa, la rinuncia alla carne non è legata alla religione quanto a un'usanza popolare. Infatti, il precetto cattolico, che considerava la Vigilia di Natale tra i cosiddetti "giorni di magro", è superato ormai da tempo.
E, a dire il vero, il menù della Vigilia di oggi, non ha nulla a che vedere con la penitenza, tutt'altro!
Ad aprire le danze del Cenone del 24 dicembre sono gli antipasti come insalata russa, capesante, tartine con caviale, tartine con burro e salmone, cozze e, perché no, ostriche.
Noi, in Umbria, prepariamo anche una deliziosa zuppa di lenticchie ai frutti di mare.
Le ricette tradizionali di Natale per il primo prevedono, solitamente, un classico spaghetto alle vongole o ai frutti di mare, magari abbinato a una lasagna di mare o a un cannellone di pesce. Passando ai secondi, tra i grandi protagonisti non possiamo non menzionare il capitone e il baccalà (in umido o fritto in pastella).
Per il cenone della Vigilia, il nostro suggerimento è quello di abbinare queste ricette a un Montefalco Grechetto D.O.C., un vino bianco secco umbro ottimo con i piatti di pesce.
Le migliori ricette tradizionali per il pranzo di Natale
Il classico pranzo di Natale inizia con un abbondante antipasto che, oltre ai salumi tipici regionali, vede come protagonisti l'insalata russa, il panettone gastronomico, i vol-au-vent farciti, tartine, crostini, conserve di verdure sott'olio e la classica giardiniera casalinga.
Sulle tavole umbre, terra di oliveti per eccellenza, un must tanto semplice quanto gustoso sono, ad esempio, i crostini con patè di olive nere.
Passando ai primi piatti, come abbiamo accennato, una delle tradizioni più diffuse è quella di preparare la pasta fresca all'uovo. Simbolo per eccellenza delle ricette tradizionali di Natale sono i tortellini in brodo di gallina o di cappone. Si tratta di piccoli gioielli di pasta ripiena che rappresentano un classico intramontabile della tavola natalizia italiana.
La ricetta tradizionale emiliana per 8/10 persone prevede per il ripieno:
- 1 kg di filetto di maiale;
- 400 g di parmigiano reggiano grattugiato;
- 200 g di mortadella;
- 100 g di prosciutto crudo di Parma;
- 2 tuorli;
- Sale;
- Noce moscata.
Per la pasta, invece:
- 10 uova;
- 1 kg di farina 00.
Un trucco per un ripieno eccellente? Farlo riposare in frigorifero per 12 ore prima di riempire i tortellini.
I tortellini (o cappelletti come li chiamiamo noi in Umbria), sono solitamente seguiti da una seconda pasta. La tradizione prevede una pasta al forno, solitamente lasagne o cannelloni, oppure dei ravioli con ripieno di ricotta.
Per quanto riguarda i secondi piatti, tra le ricette più gradite e gettonate vanno assolutamente menzionati gli arrosti o le carni ripiene.
Fondamentale la scelta dei vini da abbinare. Ad esempio, un Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. risulterà perfetto abbinato ai sapori decisi tipici delle ricette tradizionali di Natale.
Cosa si mangia a Natale come tradizione?
Abbiamo parlato delle ricette di Natale fornendo alcuni spunti per imbandire la propria tavola e regalare momenti unici ai propri cari.
Abbiamo visto come le festività siano sospinte tra i sapori del mare della Vigilia e quelli rigorosamente della terra del giorno di Natale.
In questo viaggio gastronomico non possiamo trascurare di parlare dei dolci. I classici panettone e pandoro (purché rigorosamente artigianali) sono simboli immancabili del Natale, magari farciti in casa con del mascarpone.
Ma in una tavola in festa, come dicevamo, non può mancare un vino che ne sia all'altezza.
Noi della Società Agricola Trevi Il Frantoio, ad esempio, abbiamo selezionato i migliori vini dell'Umbria. Dall'antipasto al dolce saranno capaci di esaltare il sapore di ogni piatto.
Inoltre, per rendere il Natale ancora più speciale, abbiamo realizzato le nostre speciali Strenne Natalizie dell'Umbria. Per portare sulla propria tavola o regalare ai propri cari i sapori tipici della nostra terra come accompagnamento alle ricette tradizionali di Natale.