Il Blog di Frantoio Olio Trevi

Sai riconoscere l’olio extravergine di oliva migliore?

Scritto da Ernesto Guidobaldi | 16 Giugno 2021

La dicitura "olio extravergine di oliva" non è necessariamente indice di ottima qualità.

Non tutti gli oli sono uguali: ogni prodotto ha una sua identità che è composta da molte variabili.

Inoltre, molti oli in commercio sono classificati come extravergine, ma in realtà non lo sono veramente: contraffazioni e informazioni poco trasparenti sono spesso dietro l'angolo.

Nessuno desidera acquistare un prodotto che non corrisponda agli standard richiesti o non valga i soldi spesi, che non ci soddisfi al gusto e che magari non sia salutare.


Come riconoscere l’olio extravergine di oliva migliore

Confezione

Etichetta

Provenienza delle olive e certificazione

Prezzo al litro

Indicatori di qualità

Colore

La prova dell'assaggio

 

Come riconoscere l'olio extravergine di oliva migliore

 

Per imparare come riconoscere un buon olio extravergine di oliva è sufficiente mettere in atto piccoli e semplici accorgimenti, che ti consentono di divincolarsi nella giungla dell'offerta commerciale e acquistare un prodotto alleato del gusto e della salute.

Non dimenticare, infatti, che l'olio è un alimento che viene consumato quotidianamente, pertanto scegliere in modo consapevole e accurato è di primaria importanza sia per il nostro palato, sia per il nostro organismo.

Gli elementi a cui prestare attenzione prima di acquistare un buon olio EVO, sono:

  1. Confezione
  2. Etichetta
  3. Provenienza delle olive e certificazione
  4. Prezzo al litro
  5. Indicatori di qualità
  6. Colore

Per effettuare un acquisto consapevole, è bene saperli valutare tutti. Andiamo con ordine e iniziamo il nostro percorso per riconoscere l'olio extravergine di oliva migliore.


 

1. Confezione

Il primo elemento che giunge all'occhio quando si acquista l'olio extravergine di oliva è la confezione.

Il packaging rappresenta un aspetto di fondamentale importanza per mantenere inalterate le proprietà del prodotto: la luce, infatti, funge da catalizzatore nei processi ossidativi che alterano il sapore di questo prodotto prezioso.

I produttori affidabili scelgono di utilizzare confezioni in acciaio inox o bottiglie di vetro scuro, dotate di chiusura ermetica.

I contenitori di vetro trasparente volti ad esaltare unicamente il colore dell'olio (peraltro parametro non considerato nel valutare la qualità di un extravergine) a scapito della sua conservazione, sono meri espedienti volti a confondere il consumatore.

2. Etichetta

Dopo aver guardato la confezione, il passo successivo è la lettura dell'etichetta.

Questa è uno strumento disciplinato da provvedimenti europei e nazionali che contiene le indicazioni, i marchi di fabbrica e di commercio e le immagini o i simboli che si riferiscono al prodotto alimentare.

L'obiettivo di questo strumento è di veicolare le informazioni essenziali sui prodotti (quantità netta, data di scadenza, modalità di conservazione e d'uso, ecc.), e altre informazioni utili (etichettatura nutrizionale, dettagli sul riciclaggio degli imballaggi, ecc.).

Se il prodotto è DOP o IGP o comunque Italiano, l'informazione viene riportata in etichetta in quanto rappresenta un importante indice di qualità del prodotto.

Saper leggere un'etichetta è quindi un'importante competenza da acquisire quando si tratta di riconoscere l'olio extravergine di oliva migliore.

Per riconoscere un buon prodotto l'etichetta deve essere chiara, trasparente e leggibile; inoltre è bene verificare la presenza di alcune diciture. In particolare è necessario controllare:

  • La presenza di denominazione di vendita del prodotto: l'etichetta deve indicare la dicitura "Olio Extravergine di Oliva".
  • L'informazione relativa alla categoria dell'olio: "Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici".
  • La designazione di origine del prodotto: "Olio extravergine di oliva ottenuto in Italia da olive raccolte in Italia".
  • Il nome del produttore, il lotto di appartenenza, il termine massimo di consumo ("da consumarsi preferibilmente entro il"), che dovrebbe essere riferito ad un periodo di massimo 18 mesi dal confezionamento, e la tabella nutrizionale.
  • L'annata di produzione composta dall'indicazione di 2 anni (per esempio 2020/2021). Questo dato non è obbligatorio, ma può essere indice di trasparenza del produttore nei confronti del consumatore. Quest'ultimo, con questa informazione potrà quindi capire se l'olio è più "vecchio" di 18 mesi.

Le etichette dell'olio extravergine di oliva de "Il Frantoio" indicano tutti questi elementi, oltre alle indicazioni organolettiche "Fruttato" e "Fruttato leggero", e sono certificate da un panel di assaggiatori ufficiale ed esterno, garantendo il massimo della qualità del prodotto e della trasparenza.

 

 

3. Provenienza delle olive e certificazione

Questa indicazione è obbligatoria per legge ed ha importanza fondamentale. Grazie ad essa le aziende possono certificare la qualità del proprio prodotto.

La denominazione DOP / IGP / Italiano garantisce il superamento di controlli e verifiche periodiche che seguono dei disciplinari di produzione precisi.

La presenza di questi simboli in etichetta è dunque un ulteriore indicatore di qualità.

Un buon olio di oliva si distingue per le sue caratteristiche organolettiche; non tutte sono obbligatorie in etichetta (ad esempio provenienza), ma vengono indicate dai produttori per confermare le proprietà dell'olio e rappresentano un parametro qualitativo importante.

4. Prezzo al litro

Un prezzo troppo basso è sempre sinonimo di scarsa qualità. In base alle regioni e alla difficoltà della raccolta, i prezzi cambiano.

La Liguria o il Lago di Garda, per esempio, hanno una conformazione del territorio che spesso e volentieri non permette la raccolta meccanica delle olive, producono una quantità di olio extravergine inferiore ad altre regioni e quindi hanno prezzi più alti; ma in linea generale prezzi bassi corrispondono a prodotti mediocri.

Acquistare un olio di scarsa qualità non solo influisce sul sapore che avranno le pietanze cucinate, ma sarà anche poco salutare per il tuo organismo.

5. Indicatori di qualità

Acidità libera, numero di perossidi e indici spettrofotometrici sono indicatori di qualità importanti.

Affinché sia classificato olio extravergine di oliva, l'acidità libera deve essere al massimo di 0,8 g/100 g. Per un buon olio extravergine questo valore deve essere possibilmente inferiore a 0,5 g.

Inoltre, il numero di perossidi non deve superare i 20 meq O2/kg (ossigeno per kg di olio): questo indice misura l'ossidazione primaria dell'olio cioè l'invecchiamento, responsabile delle alterazioni del sapore del prodotto.

Il livello di ossidazione del prodotto è dato dai polifenoli e non deve scendere sotto i 150 p.p.m. (parti per milione).

Tutti gli oli de "Il Frantoio" rispettano questi parametri avendo:

  • acidità bassissima: max 0,5% g per 100 g di olio
  • perossidi bassissimi: max 7 meq O2/kg
  • polifenoli alti min 150 p.p.m.

Il prodotto rappresenta quindi quanto quanto di meglio possa provenire dagli oliveti e dalla tradizione olearia di Trevi per le sue proprietà, i suoi profumi e i sapori particolarmente unici.

 

 

6. Colore

Il colore dell'olio extravergine di oliva varia dal verde scuro al giallo oro, passando attraverso una serie di sfumature uniche e peculiari.

Il primo e principale fattore che determina un cambiamento di colore in questa sostanza è la composizione chimica.

Questo perché è la proporzione tra clorofille e caroteni a fare la differenza.

Inoltre, è da valutare anche lo stadio di maturazione delle olive utilizzate: più acerbe sono le olive, più il colore tenderà al verde; più sono mature più l'olio apparirà giallo.

Il colore dell'olio è indice di alterazione soltanto in presenza di riflessi arancioni, marroni e rossastri, che lasciano intendere che l'olio si è deteriorato perché non conservato correttamente al riparo dalla luce.

Se un olio extravergine ti sembra troppo verde, di un colore innaturale, diffida.

Cerca di acquistare l'olio extravergine d'oliva direttamente in frantoio: potrai così avere il privilegio di assaporare il gusto e la fragranza unica dell'olio ancora prima di comprarlo.

La prova dell'assaggio

L'assaggio rappresenta il momento della verità per scoprire se hai effettivamente scelto l'olio extravergine di oliva migliore.

L'analisi sensoriale verifica l'assenza di difetti dal punto di vista aromatico. Questi ultimi dovuti eventualmente a condizioni non ottimali dell'intero processo produttivo.

Non c'è bisogno essere degli assaggiatori professionisti per capire se un olio ha i requisiti minimi per essere di qualità.

Il profumo all'olfatto deve essere quello di vegetale, di erba appena tagliata, di oliva: un profumo di fresco.

Dall'analisi gustativa, invece, devono emergere le note più o meno accentuate di piccante e di amaro che sono elementi comprovanti la qualità dell'olio extravergine e non, come credono in tanti, segnali di elevata acidità.

La nota amara è determinata dalla presenza di polifenoli, preziose sostanze antiossidanti che svolgono un'azione positiva e benefica nei confronti del nostro organismo. Questi, insieme ai tocoferoli, donano anche piccantezza all'olio.

Ecco, quindi, che quello che si pensava un difetto, è solo un ottimo aiuto per proteggere il fegato e prevenire malattie cardiovascolari.

Come avrai capito, i luoghi comuni sull'olio extravergine di oliva sono numerosi. Ecco perché scaricando la nostra guida alla degustazione, potrai iniziare a muovere i primi passi in questo mondo tanto complesso quanto affascinante.

Infine, ti invitiamo a visitare il nostro frantoio, in modo da toccare con mano la materia prima e vedere con i tuoi occhi i luoghi in cui viene realizzato questo pregiato prodotto.

Durante la visita avrai la possibilità di scoprire la storia dell'azienda, il frantoio delle olive e la linea di imbottigliamento. Potrai accedere alla nostra raccolta di antiche lucerne a olio e al piccolo museo di macchine e attrezzi da lavoro del secolo scorso. Infine il momento più importante: potrai assaggiare un olio a scelta tra Olio Elite, Olio Famiglia e Olio Trevi D.O.P. Umbria Colli Assisi-Spoleto.

In conclusione

L'olio extravergine di oliva è un prodotto immancabile sulle nostre tavole.

Assicurarsi di scegliere l'olio extravergine d'oliva migliore è fondamentale sia per assaporare il suo gusto unico sia per godere delle incredibili proprietà nutrizionali.

Affinché un prodotto sia di qualità deve essere confezionato nel giusto contenitore, come ad esempio bottiglie in vetro scuro.

Inoltre, l'etichetta determina un fattore essenziale per identificare l'affidabilità del prodotto: la provenienza delle olive, la certificazione, la tipologia di produzione e lavorazione sono tutti elementi da non sottovalutare.

Anche prestare attenzione anche agli indici di qualità è molto importante. Le migliori confezioni di olio extravergine riportano sempre: acidità libera, numero di perossidi e di polifenoli. Questi infatti sono fattori da considerare quando ci si ritrova a scegliere l'olio da mettere in tavola.

Occhio anche al prezzo. Si sa che i prodotti di qualità hanno il loro costo: diffida da un olio EVO particolarmente economico in quanto sicuramente sarà frutto di una miscela di olive.

Infine, l'assaggio, che è la "prova del 9", il vero momento in cui l'odore e il sapore si rivelano e mostrano la vera potenzialità del prodotto.

Con queste informazioni, sta solo a te scegliere consapevolmente!